La teoria dei domini di coerenza dell’acqua è una delle scoperte più affascinanti degli ultimi decenni in ambito fisico. Basata sugli studi del Prof. Emilio Del Giudice e del Prof. Giuliano Preparata, questa teoria offre una nuova visione della struttura dell’acqua e del suo potenziale in applicazioni energetiche avanzate — come quella sviluppata da Hydromoving.
Cos’è la teoria dei domini di coerenza
Secondo il modello proposto, l’acqua non è soltanto un insieme di molecole disposte casualmente, ma può organizzarsi in domini di coerenza: regioni microscopiche in cui le molecole oscillano in fase tra loro, sincronizzate da un campo elettromagnetico interno.
Questi domini si formano sotto determinate condizioni fisiche (frequenza, temperatura, presenza di superfici attive o campi deboli) e presentano proprietà molto differenti rispetto all’acqua “bulk” che normalmente conosciamo. In particolare, si osserva una maggiore capacità di accumulo e rilascio ordinato di energia.
🔍 In breve: nei domini di coerenza l’acqua non è solo un solvente passivo, ma una “macchina quantistica” in grado di attivare processi con un consumo energetico molto più basso.
Le implicazioni per l’elettrolisi dell’acqua
Uno degli effetti più promettenti di questa teoria riguarda proprio il processo di elettrolisi: la separazione delle molecole d’acqua in idrogeno e ossigeno attraverso corrente elettrica.
Nel modello tradizionale, l’elettrolisi è un processo ad alto dispendio energetico, che può arrivare a consumare fino a 65 kWh per produrre 1 kg di idrogeno. Tuttavia, sfruttando i domini di coerenza, l’acqua risponde in maniera più ordinata alla stimolazione elettrica, permettendo una rottura più efficiente del legame H₂O.
Questo si traduce in un’efficienza superiore e in una riduzione fino al 39% del consumo energetico rispetto ai sistemi convenzionali.
Hydromoving e l’applicazione concreta della teoria
Hydromoving è la prima realtà industriale ad aver brevettato un sistema elettrolitico che sfrutta i principi della teoria dei domini di coerenza. Il nostro elettrolizzatore ad alta efficienza utilizza solo 35 kWh per produrre 1 kg di idrogeno — un valore significativamente inferiore alla media del mercato.
La chiave? Un design proprietario che crea le condizioni ideali affinché i domini si formino e si mantengano durante il processo di elettrolisi. In questo modo, la produzione di idrogeno diventa più accessibile, sostenibile e scalabile.
Perché questa teoria è ancora poco conosciuta?
La teoria dei domini di coerenza non è ancora riconosciuta ufficialmente da tutta la comunità scientifica, nonostante numerosi esperimenti ne abbiano validato alcuni aspetti. Tuttavia, sta guadagnando crescente attenzione nei settori dell’energia pulita, della medicina quantistica e della biofisica.
Il valore principale di questa teoria è che apre una nuova strada scientifica: una visione dell’acqua come struttura dinamica, capace di generare ordine, accumulare energia e funzionare da interfaccia tra fenomeni fisici e biologici.
Una tecnologia made in Italy con basi scientifiche d’avanguardia
Hydromoving rappresenta la prima applicazione industriale della teoria dei domini di coerenza in ambito energetico, con risultati già tangibili:
- Fino al 30% di risparmio carburante nei motori retrofit
- Abbattimento delle emissioni fino al 90%
- Produzione di idrogeno on-demand, senza accumulo o trasporto
- Modularità e adattabilità a diversi settori (industria, automotive, navale, trasporti pesanti)
Conclusione: una nuova frontiera della fisica applicata
La teoria dei domini di coerenza dell’acqua ci mostra che esiste una nuova fisica da esplorare, dove l’acqua non è solo un fluido passivo ma un attore energetico attivo. Grazie a questa visione, Hydromoving ha potuto sviluppare una tecnologia innovativa che potrebbe accelerare la transizione verso l’idrogeno come vettore energetico sostenibile.
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